Acquisto alimentatore regolabile da banco

Ciao a tutti,
visti gli ultimi esperimenti ed ovviamente per comodità sto vagliando l'acquisto di un alimentatore da banco regolabile e mi domandavo se i più esperti avessero un particolare modello da consigliarmi e/o un sito online in cui acquistarlo.

Ne ho visti parecchi in rete però vorrei qualche indicazione prima di buttare 80 euro su un alimentatore che magari non ha quel "particolare" che può tornare comodo

grazie
Saluti

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Manuel
Prusa i3 - disassemblata
Ultimaker 2**HC (Marlin+ e3d 1.75 +estrusore made by Andrea Lillia)
SIENCI cnc

Ciao,
per intenderci io sono diversi anni che ne uso uno autocostruito che può dare in uscita da 0 a 30V e 2A massimi se non ricordo male e devo dire che mi trovo benissimo, ho speso 20 euro e un po di tempo a stagnare un circuitino banalissimo e l'uscita è piuttosto stabile, è fornito di un display voltmentro adesso vorrei fare alcune modifiche per migliorarlo nell'estetica e aggiungere anche un display come amperometro ma fino ad oggi non si è mai rotto una volta.
Saluti
Simone

Si hai ragione Simone, anche io per un po' ho utilizzato un alimentatore che aveva realizzato mio padre quando andava a scuola (un po' datato ma funzionante). Ora però non è più disponibile quindi sto optando per acquistarne uno.
Che schemino hai seguito per realizzarlo ?

Edited 1 time(s). Last edit at 06/23/2016 12:10AM by ManuHC.

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Manuel
Prusa i3 - disassemblata
Ultimaker 2**HC (Marlin+ e3d 1.75 +estrusore made by Andrea Lillia)
SIENCI cnc

In questi giorni non sono a casa appena torno te lo mando, comunque è un classico schemino da alimentatore con ponte a diodi, condensatori, stabilizzatore che con un transistor regola l'uscita è un trasformatore da 100VA che sono in pratica gli unici materiali che ti servono, poi ovvio modificando qualche componente puoi usare range più ampi o ottenere più stabilità...
Saluti
Simone

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Simone98
In questi giorni non sono a casa appena torno te lo mando, comunque è un classico schemino da alimentatore con ponte a diodi, condensatori, stabilizzatore che con un transistor regola l'uscita è un trasformatore da 100VA che sono in pratica gli unici materiali che ti servono, poi ovvio modificando qualche componente puoi usare range più ampi o ottenere più stabilità...
Saluti
Simone

Molte grazie

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Manuel
Prusa i3 - disassemblata
Ultimaker 2**HC (Marlin+ e3d 1.75 +estrusore made by Andrea Lillia)
SIENCI cnc

Ciao
pultroppo, essendo file un po vecchi e quindi prima che assemblassi il PC fisso, non riesco a trovare la cartella con il resto del materiale che conteneva anche il pcb già tracciato da me e le 4 modifiche che avevo fatto, comunque di base il progetto che ho seguito è questo, è molto semplice, a me fino adesso ha funzionato bene ma da comunque spazio a molti miglioramenti.
Saluti
Simone

Intanto grazie Simone
Valuterò la cosa

Saluti

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Manuel
Prusa i3 - disassemblata
Ultimaker 2**HC (Marlin+ e3d 1.75 +estrusore made by Andrea Lillia)
SIENCI cnc

Con alimentatore da banco (solitamente) si intende un alimentatore stabilizzato in cui è possibile regolare tensione e corrente in uscita. Lo schema di @Simone98 riguarda un semplice alimentatore switching regolabile in tensione tramite potenziometro. Se per te (@ManuHC) è sufficiente per i tuoi scopi un alimentatore a tensione variabile allora credo che sia meglio prenderne uno già fatto. Considerando il costo della componentistica necessaria per costruirne uno, il fatto di costruirselo da soli sussiste solo se si ha intenzione di voler imparare a costruirne uno (scopo puramente didattico) ed anche in tal caso lo sconsiglio se non si hanno le idee ben chiare. Il fatto di gestire bene la disposizione (e separazione) dei componenti di potenza (220V) dagli altri componenti (che restituiscono l'uscita variabile) non è un fattore da sottovalutare se non si vuole rischiare di bruciare qualcosa o peggio..

Se ti interessa un alimentatore a tensione variabile ci sono due possibilità entrambe valide:
1) alimentatore switching stabilizzato - ha degli intervalli di tensione già prestabiliti (0-3.3-5-9-12-ecc..) selezionabili tramite switch ma ovviamente (per costruzione) non puoi selezionare dei valori intermedi (es: 5.4V non è ottenibile)
2) un normale alimentatore (ATX o quello utilizzato per le nostre stampanti) con in cascata un modulo step-up-converter da scegliere in base al range di tensione con cui si intende lavorare (e magari anche un voltmetro per visualizzare la tensione). Questa soluzione è poco dispendiosa e ti consente di selezionare tramite potenziometro qualsiasi valore di tensione (in modo analogo al circuito di @Simone98)

Se invece ti interessa un alimentatore da banco e quindi tensione e corrente variabili (regolabili) il prezzo sale di parecchio. Tra i migliaia di alimentatori di questa tipologia l'unico che credo rientra nel tuo budget è il PS-305D con tensione regolabile 0-30V e corrente 0-5A. Con 50€ te lo porti a casa ed hai un prodotto abbastanza ben costruito che se vorrai potrai modificare e migliorare (in rete si trovano diversi schemi che spiegano come e dove agire per migliorare le prestazioni o anche semplicemente dove posizionare qualche ventola aggiuntiva per dissipare meglio il calore)

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Oiram
Se invece ti interessa un alimentatore da banco e quindi tensione e corrente variabili (regolabili) il prezzo sale di parecchio. Tra i migliaia di alimentatori di questa tipologia l'unico che credo rientra nel tuo budget è il PS-305D con tensione regolabile 0-30V e corrente 0-5A. Con 50€ te lo porti a casa ed hai un prodotto abbastanza ben costruito che se vorrai potrai modificare e migliorare (in rete si trovano diversi schemi che spiegano come e dove agire per migliorare le prestazioni o anche semplicemente dove posizionare qualche ventola aggiuntiva per dissipare meglio il calore)

Ciao Oiram, grazie per l'indicazione.
Infatti nel tempo trascorso dal mio ultimo intervento in merito a questo thread che ho aperto ho acquistato a 120 euro un alimentatore con tensione e corrente regolabile. 0-30v 0-5A , è di vecchio stampo quindi non ha display lcd indicanti i valori ma bensì le boccole per poter inserire i puntali del tester e verificare manualmente l'uscita;

Ho optato per questo in quanto era una buona occasione di un usato di uno studio di tatuaggi che lo impiegava per alimentare le diverse macchinette del "mestiere".

Come hai detto tu, ho ragionato sull'impiego effettivo dell'alimentatore quindi ho preferito la spesa relativamente alta a favore di una maggior sicurezza personale in quanto prima avrei dovuto imparare per bene gli schemi e metterli in pratica (e non essendo proprio del mestiere me lo hanno sconsigliato in parecchi).

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Manuel
Prusa i3 - disassemblata
Ultimaker 2**HC (Marlin+ e3d 1.75 +estrusore made by Andrea Lillia)
SIENCI cnc

Ottima scelta se vuoi inserire anche l'lcd per visualizzare tensione e corrente la modifica è veramente molto semplice da fare (a patto naturalmente di voler bucare il case per creare un alloggio per l'lcd)

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Oiram
Ottima scelta se vuoi inserire anche l'lcd per visualizzare tensione e corrente la modifica è veramente molto semplice da fare (a patto naturalmente di voler bucare il case per creare un alloggio per l'lcd)

Si, immagino sia una cosa relativamente semplice rispetto alla creazione di un circuito per intero dell'alimentatore.
Per ora, come la vecchia scuola insegnava, utilizzerò il multimetro per verificare l'uscita (dato che comunque non lo uso tutti i giorni) se per caso ti avanza uno schema (giusto per chiudere il post) che spiega a grandi linee come fare e cosa serve ben venga

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Manuel
Prusa i3 - disassemblata
Ultimaker 2**HC (Marlin+ e3d 1.75 +estrusore made by Andrea Lillia)
SIENCI cnc

Sotto mano uno schema non lo ho (e comunque dipende anche dal tipo di voltmetro-amperometro impiegato, dalle funzioni che ha e dal colore dei fili che potrebbero variare da quelli dello schema utilizzato), però i collegamenti sono standard, nel senso che il voltmetro va messo in parallelo al carico (uscita dell'alimentatore) in modo tale che la tensione applicata ai morsetti del voltmetro sia la stessa applicata al carico (come un comunissimo tester per intenderci) mentre l'amperometro va messo in serie (questo dispositivo ha 3 fili : rosso-nero-giallo [o altri colori]) si collega il nero a massa mentre rosso e giallo vanno in serie sul carico.

Ho trovato questa immagine online che spiega un pò come si collega:

Grazie @Oiram esaustivo ed illuminante.
Per ora rimango della vecchia scuola e verificò con il tester quando avrò un attimo e mi viene la bazza dei display LCD allora riesumeró il thread

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Manuel
Prusa i3 - disassemblata
Ultimaker 2**HC (Marlin+ e3d 1.75 +estrusore made by Andrea Lillia)
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